Racconti, leggende e ricordi della vita italiana (1856-1857)
gireranno gran terzane. - Per ora, dentro Roma, non c'è male. - A Roma - osserva il sor Checco, - dormono a letto, e ci hanno buon vino. Ma i
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cenava all'avemmaria, e ad un'ora di notte, per tacito consenso, ognuno se n'andava a letto, o almeno evitava di fare strepito, e per la tranquillità
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letto del sor Checco e sua unica erede, era l'anello vivente che in casa Tozzi congiungeva la classe de' contadini in camiciola a quella de
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pubblico, li rappresentano come se uscisser dal letto: in clamide all'antica; che in buon volgare, tutti sanno che vestiario sia. In questa toilette, he
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finestra, ed intorno tutto cheto. S'entrò. Andrea, robusto giovanotto di vent'anni, complesso come un atleta, era buttato di traverso sul letto. La
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dentro: - Nunziatina, presto, ammannisci il letto che ho di gran dolori di corpo, e manda pel dottore subito. - Venuto il dottore, vide che nuovo